La sfida
La Capri-Napoli è sempre stata, sin dall’impresa di Fioravanti ed Alfieri, una grande sfida. Ancora oggi chi partecipa alla gara ufficiale ha una sua personale sfida: vincere, battere il record in termine di tempo, battere il record in termini di vittorie, battere il record in termini di partecipazioni o “solo” terminare la traversata.
Nel corso degli anni, però, al di fuori della gara ufficiale, in tanti hanno lanciato la propria sfida alla Capri-Napoli per far emergere forte il proprio messaggio.
La Capri-Napoli non è, quindi, solo sport. E’ un modo speciale per lanciare messaggi importanti:
6 settembre 2020: la gara dei record, l’edizione 2020 verrà ricordata come l’edizione nella quale una donna: Arianna Bridi (ITA) è arrivata prima al traguardo, battendo tutti gli uomini ed anche il record assoluto, fissando il cronometro in 6h 04′ 26″, migliorando il record femminile di circa 20 minuti e quello maschile di 7 minuti ed avvicinandosi alla soglia delle 6 ore. Ma, accanto alla competizione ufficiale, è stata realizzata anche un’altra sfida, meno evidente da un punto di vista sportivo, ma di grande valenza da un punto di vista sociale: una staffetta composta da atleti della nazionale italiana di nuoto e della Federazione Italiana di nuoto Paralimpica che, tutti insieme, hanno unito, a nuoto, Capri e Napoli, riducendo, simbolicamente, le distanze tra nuoto e nuoto paralimpico. la staffetta capitanata dal super campione Gregorio Paltrinieri, ha visto scendere in acqua: Domenico Acerenza, Martina Grimaldi, Simone Ercoli, Giulia Gabbrielleschi, Martina De Memme, Ginevra Taddeucci e per la FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) Vittorio Abete, Roberto Pasquini e Giuseppe Spatola.
19 settembre 2018: Gaia Naldini, ex campionessa europea e mondiale, ha vinto una doppia sfida, completando la Capri-Napoli in solitaria con un tempo il tempo di 8h 59′ 20″. Quella legata alla traversata più bella e difficile al mondo per i nuotatori in acque libere e quella per promuovere una raccolta di fondi da devolvere alla fondazione Ieo-Ccm, raccolta legata a un’iniziativa promossa dall’istituto europeo di Oncologia.
13 luglio 2018: alla competizione non ufficiale, partecipano alla Capri-Napoli, per la prima volta al mondo, 5 ragazzi con autismo e disabilità intellettive del team TMA metodo Caputo-Ippolito, concludendo la prova al terzo posto generale delle staffette con il tempo di 8h 53′ 01″, precedendo anche altri team di altri nazioni. Il loro messaggio è fortissimo, raggiungendo un traguardo sociale importantissimo, hanno superato i propri limiti e dimostrato a tutti le proprie potenzialità, lo hanno fatto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che ogni giorno le famiglie di ragazzi con disturbi dello spettro autistico devono superare.
30 giugno 2017: alla competizione non ufficiale, la vittoria a staffetta va alla Vis Sauro Nuoto Pesaro, formata da 5 ragazzine, la cui età media è di 14 anni. Terminano la gara in 9h 27′ 12″ migliorando il tempo dei “colleghi maschi” dell’anno precedente.
8 luglio 2016: per ricordare Giulio Travaglio, la Capri-Napoli non ufficiale arriva nella sua Baia. La vittoria della competizione a staffetta va alla Conero Welness formata da 5 ragazzi, la cui età media è di 14 anni. Terminano la prova in 9h 28′ 35″.
6 settembre 2015: il giorno della prima competizione di coastal rowing a squadre. Le canoe da mare attraversano il golfo in una competizione esibizione che getta le basi per una competizione ufficiale nelle successive edizioni.
7 settembre 2014: la bike & Karina Fassi. Il giorno della 49^ edizione sono state realizzate due nuove sfide. Il “ciclista” Lombardo Giuseppe Cianti ha tentato ed ottenuto il primo record di Traversata con il kit dello Shuttle Bike, tutto Made in Italy, brevettato dall’ingegnere Roberto Siviero, una normale bicicletta supportata da una struttura galleggiante. Tempo finale 4h 58′.
Karina Fassi, invece, nata con spina bifida ha nuotato il primo e l’ultimo tratto della Capri-Napoli (1 km totale). Karina comincia a nuotare a 35 anni, su consiglio medico, per rafforzare la sua riabilitazione. Dapprima inizia ad imparare a galleggiare, poi, man mano a nuotate. Inizia a conoscere delle altre persone che nuotano gare di nuoto in acque libere che cominciano a spronarla e motivarla. Da quel momento comincia a fare nuoto tutti i giorni e la riabilitazione diventa allenamento, fino a coronare il suo sogno di nuotare alla Capri-Napoli 2014.
4 luglio 2014: la prima staffetta paralimpica (formata da Vittorio Abete, Antonio Boccia, Gianluca Cacciamano, Enrico Giacomin, Roberto Pasquini ed allenata da coach Enzo Allocco) della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) presente alla competizione non ufficiale. I “magici 5″ vincono la concorrenza delle altre staffette in gara, tutte di normodotati, arrivando primi al traguardo con il tempo di 7h 51′ 22″.
8 luglio 2013: theitalianjob2013: Da Capri a Napoli a nuoto, poi subito in bici alla volta della Gran Bretagna per arrivare a Londra compiendo 42,195 chilometri di corsa. È lo speciale tentativo da guinness di due professionisti e sportivi inglesi, Hamish Allan e Kit di Alexander. Il progetto, denominato “The italian job”, è nato per raccogliere fondi a favore dei soldati britannici gravemente feriti nelle missioni di guerra nel mondo. Un progetto che si è allargato fino ad arrivare a quello che partirà lunedì 8 luglio al lido Le Ondine di Capri: prima la prova più affascinante del panorama mondiale di nuoto di fondo, quindi un giro d’Europa in bicicletta da Napoli alle porte di Londra fino alla maratona finale. Il tutto in meno di 14 giorni.
27 giugno 2013: La prima Capri-Napoli amatoriale, date le tante richieste di partecipazione da parte di appassionati della disciplina e della gara, una gara interamente dedicata agli amatori in due categorie: SOLO e STAFFETTE con 7 partecipanti SOLO a 5 STAFFETTE per un totale di 35 nuotatori partecipanti di 7 nazioni.
17 giugno 2012: Le prime staffette amatoriali, con l’esempio dato nel 2011 dagli atleti agonisti “campioni” ci hanno provato e terminato anche 2 staffette di atleti master: “La Vedetta Campana” con Enrico Adamo, Espedito Accardo, Salvatore Iengo e Alessandro Rivellini. E “W I Briganti del Sud” con Francesco Labruna, Bruno Bellacchino, Manuela De Vivo e Vincenzo Moriello. Obiettivo raggiunto per entrambe le staffette che hanno coperto l’intera traversata in circa 8h. Anche gli atleti master, in staffetta, riescono a terminare la massacrante Capri-Napoli.
19 giugno 2011: La prima staffetta, in acqua nuotatori atleti abituati a confrontarsi con la piscina e distanze brevi: quattro atleti campani guidati da Francesco Vespe, per compiere i 36 km con cambi di circa due chilometri. Con Vespe hanno accettato la particolare sfida del mare del Golfo: Lucio Spadaro, Alessio Adamo e Alessio Sigillo. Obiettivo raggiunto coprendo i 36 km in circa 5h e 30′. Anche chi è abituato a nuotare e vincere in vasche da 25 e 50 metri può nuotare la Capri-Napoli.
4 settembre 2010: Monica Priore, nuota e termina la Capri-Meta di Sorrento in circa 7 ore.
A 5 anni le viene diagnosticato il diabete mellito di tipo I. Sceglie lo sport come strumento di comunicazione e, nuotando, inizia a dimostrare che anche scendendo in vasca assieme al proprio diabete si può gareggiare e vincere, senza il timore che il valore glicemico possa compromettere la prestazione.
Tra gli obiettivi che si è prefitta nel tentare quest’impresa ci sono quello di dare coraggio e speranza a tutti quelli che vivono male la propria condizione di diabetici e quello di unire in un’unica grande festa diabetici, diabetologi, infermieri, associazioni e chiunque altro militi, per un motivo o per un altro, nel settore diabetologico perché, come spesso ribadisce. “l’unione fa la forza e tutti insieme contro il diabete qualche risultato lo si porta a casa”.
27 giugno 2010: Marco Murari, atleta master italiano ma residente in Messico per la lavoro, prova la traversata Capri-Napoli. Obiettivo fallito per poco, ma centrato nel 2011 e 2012 quando nuoterà la Capri-Napoli rispettivamente in circa 9h e 30′ e in circa 8h e 40′. Obiettivo raggiunto, un atleta master in solitaria nuota la Capri-Napoli avvicinando i tempi degli agonisti e terminando la traversata con tempi che nel lontano passato avrebbero garantito la vittoria assoluta.
27 giugno 2010: Dario Oliviero, il 2010 è anche l’anno della prima traversata in windsurf. Obiettivo raggiunto in poco più di 3 ore, malgrado alcuni momenti di mancanza assoluta di vento.
5 luglio 2008: Salvatore Cimmino, nuota e termina la Capri-Napoli in 10h 22′ e 28″. Ripeterà e terminerà la traversata anche nel 2009.
A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita è costretto all’amputazione della gamba a metà del femore. All’età di 41 anni, dopo innumerevoli problemi fisiologici, sotto consiglio medico Salvatore comincia a nuotare, non era mai stato in acqua prima di allora!
Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006 compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità. Nel 2007 organizza il “GIRO d’ITALIA A NUOTO”, Nel 2008 prende parte in solitaria della “Capri – Torre Annunziata” e successivamente alla “Capri – Napoli”. Seguiranno il “GIRO d’EUROPA A NUOTO” e, più recentemente, il “GIRO del MONDO A NUOTO”, con il “solo” fine della creazione di una piattaforma di interesse in merito alle problematiche dell’invalidità civile, con particolare riferimento alle criticità che ad oggi interessano soggetti amputati.
29 agosto-3 settembre 2006: grazie alla popolarità e alla storicità della Capri-Napoli, la città di Napoli ospita la quarta edizione dei FINA open water swimming championships. La manifestazione si svolge di fronte al lungomare di Napoli e sullo sfondo un altro fantastico spettacolo: Il Vesuvio, la Penisola Sorrentina, Capri e Posillipo.
2 luglio 2005: Daniele Scarpa, il campione olimpico di Atlanta 1996, affronta e termina la traversata Capri-Napoli in 3h 05′ e 34″ con una canoa polinesiana, canoa più adatta ad affrontare il mare aperto. Il suo obiettivo, quello di far conoscere una disciplina ben più conosciuta appunto in Polinesia e alle Hawaii, partendo, però, dalle solide e vincenti tradizioni della canoa italiana.
10 luglio 2004: Casimiro Monti, affronta e termina la prima traversata Capri-Napoli in canoa. L’allora Assessore all’ambiente del Comune di Napoli lancia la propria sfida alla traversata per esaltare la tematica ambiente e per portare attenzione sul mare di Napoli.
24 agosto 2003: Imma Cerasuolo, atleta paralimpica, nuota il tratto finale della Capri-Napoli (circa 1 km). L’anno successivo vincerà medaglie olimpiche alle Paralimpiadi di Atene.
Nel corso degli anni, però, al di fuori della gara ufficiale, in tanti hanno lanciato la propria sfida alla Capri-Napoli per far emergere forte il proprio messaggio.
La Capri-Napoli non è, quindi, solo sport. E’ un modo speciale per lanciare messaggi importanti:
6 settembre 2020: la gara dei record, l’edizione 2020 verrà ricordata come l’edizione nella quale una donna: Arianna Bridi (ITA) è arrivata prima al traguardo, battendo tutti gli uomini ed anche il record assoluto, fissando il cronometro in 6h 04′ 26″, migliorando il record femminile di circa 20 minuti e quello maschile di 7 minuti ed avvicinandosi alla soglia delle 6 ore. Ma, accanto alla competizione ufficiale, è stata realizzata anche un’altra sfida, meno evidente da un punto di vista sportivo, ma di grande valenza da un punto di vista sociale: una staffetta composta da atleti della nazionale italiana di nuoto e della Federazione Italiana di nuoto Paralimpica che, tutti insieme, hanno unito, a nuoto, Capri e Napoli, riducendo, simbolicamente, le distanze tra nuoto e nuoto paralimpico. la staffetta capitanata dal super campione Gregorio Paltrinieri, ha visto scendere in acqua: Domenico Acerenza, Martina Grimaldi, Simone Ercoli, Giulia Gabbrielleschi, Martina De Memme, Ginevra Taddeucci e per la FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) Vittorio Abete, Roberto Pasquini e Giuseppe Spatola.
19 settembre 2018: Gaia Naldini, ex campionessa europea e mondiale, ha vinto una doppia sfida, completando la Capri-Napoli in solitaria con un tempo il tempo di 8h 59′ 20″. Quella legata alla traversata più bella e difficile al mondo per i nuotatori in acque libere e quella per promuovere una raccolta di fondi da devolvere alla fondazione Ieo-Ccm, raccolta legata a un’iniziativa promossa dall’istituto europeo di Oncologia.
13 luglio 2018: alla competizione non ufficiale, partecipano alla Capri-Napoli, per la prima volta al mondo, 5 ragazzi con autismo e disabilità intellettive del team TMA metodo Caputo-Ippolito, concludendo la prova al terzo posto generale delle staffette con il tempo di 8h 53′ 01″, precedendo anche altri team di altri nazioni. Il loro messaggio è fortissimo, raggiungendo un traguardo sociale importantissimo, hanno superato i propri limiti e dimostrato a tutti le proprie potenzialità, lo hanno fatto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che ogni giorno le famiglie di ragazzi con disturbi dello spettro autistico devono superare.
30 giugno 2017: alla competizione non ufficiale, la vittoria a staffetta va alla Vis Sauro Nuoto Pesaro, formata da 5 ragazzine, la cui età media è di 14 anni. Terminano la gara in 9h 27′ 12″ migliorando il tempo dei “colleghi maschi” dell’anno precedente.
8 luglio 2016: per ricordare Giulio Travaglio, la Capri-Napoli non ufficiale arriva nella sua Baia. La vittoria della competizione a staffetta va alla Conero Welness formata da 5 ragazzi, la cui età media è di 14 anni. Terminano la prova in 9h 28′ 35″.
6 settembre 2015: il giorno della prima competizione di coastal rowing a squadre. Le canoe da mare attraversano il golfo in una competizione esibizione che getta le basi per una competizione ufficiale nelle successive edizioni.
7 settembre 2014: la bike & Karina Fassi. Il giorno della 49^ edizione sono state realizzate due nuove sfide. Il “ciclista” Lombardo Giuseppe Cianti ha tentato ed ottenuto il primo record di Traversata con il kit dello Shuttle Bike, tutto Made in Italy, brevettato dall’ingegnere Roberto Siviero, una normale bicicletta supportata da una struttura galleggiante. Tempo finale 4h 58′.
Karina Fassi, invece, nata con spina bifida ha nuotato il primo e l’ultimo tratto della Capri-Napoli (1 km totale). Karina comincia a nuotare a 35 anni, su consiglio medico, per rafforzare la sua riabilitazione. Dapprima inizia ad imparare a galleggiare, poi, man mano a nuotate. Inizia a conoscere delle altre persone che nuotano gare di nuoto in acque libere che cominciano a spronarla e motivarla. Da quel momento comincia a fare nuoto tutti i giorni e la riabilitazione diventa allenamento, fino a coronare il suo sogno di nuotare alla Capri-Napoli 2014.
4 luglio 2014: la prima staffetta paralimpica (formata da Vittorio Abete, Antonio Boccia, Gianluca Cacciamano, Enrico Giacomin, Roberto Pasquini ed allenata da coach Enzo Allocco) della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) presente alla competizione non ufficiale. I “magici 5″ vincono la concorrenza delle altre staffette in gara, tutte di normodotati, arrivando primi al traguardo con il tempo di 7h 51′ 22″.
8 luglio 2013: theitalianjob2013: Da Capri a Napoli a nuoto, poi subito in bici alla volta della Gran Bretagna per arrivare a Londra compiendo 42,195 chilometri di corsa. È lo speciale tentativo da guinness di due professionisti e sportivi inglesi, Hamish Allan e Kit di Alexander. Il progetto, denominato “The italian job”, è nato per raccogliere fondi a favore dei soldati britannici gravemente feriti nelle missioni di guerra nel mondo. Un progetto che si è allargato fino ad arrivare a quello che partirà lunedì 8 luglio al lido Le Ondine di Capri: prima la prova più affascinante del panorama mondiale di nuoto di fondo, quindi un giro d’Europa in bicicletta da Napoli alle porte di Londra fino alla maratona finale. Il tutto in meno di 14 giorni.
27 giugno 2013: La prima Capri-Napoli amatoriale, date le tante richieste di partecipazione da parte di appassionati della disciplina e della gara, una gara interamente dedicata agli amatori in due categorie: SOLO e STAFFETTE con 7 partecipanti SOLO a 5 STAFFETTE per un totale di 35 nuotatori partecipanti di 7 nazioni.
17 giugno 2012: Le prime staffette amatoriali, con l’esempio dato nel 2011 dagli atleti agonisti “campioni” ci hanno provato e terminato anche 2 staffette di atleti master: “La Vedetta Campana” con Enrico Adamo, Espedito Accardo, Salvatore Iengo e Alessandro Rivellini. E “W I Briganti del Sud” con Francesco Labruna, Bruno Bellacchino, Manuela De Vivo e Vincenzo Moriello. Obiettivo raggiunto per entrambe le staffette che hanno coperto l’intera traversata in circa 8h. Anche gli atleti master, in staffetta, riescono a terminare la massacrante Capri-Napoli.
19 giugno 2011: La prima staffetta, in acqua nuotatori atleti abituati a confrontarsi con la piscina e distanze brevi: quattro atleti campani guidati da Francesco Vespe, per compiere i 36 km con cambi di circa due chilometri. Con Vespe hanno accettato la particolare sfida del mare del Golfo: Lucio Spadaro, Alessio Adamo e Alessio Sigillo. Obiettivo raggiunto coprendo i 36 km in circa 5h e 30′. Anche chi è abituato a nuotare e vincere in vasche da 25 e 50 metri può nuotare la Capri-Napoli.
4 settembre 2010: Monica Priore, nuota e termina la Capri-Meta di Sorrento in circa 7 ore.
A 5 anni le viene diagnosticato il diabete mellito di tipo I. Sceglie lo sport come strumento di comunicazione e, nuotando, inizia a dimostrare che anche scendendo in vasca assieme al proprio diabete si può gareggiare e vincere, senza il timore che il valore glicemico possa compromettere la prestazione.
Tra gli obiettivi che si è prefitta nel tentare quest’impresa ci sono quello di dare coraggio e speranza a tutti quelli che vivono male la propria condizione di diabetici e quello di unire in un’unica grande festa diabetici, diabetologi, infermieri, associazioni e chiunque altro militi, per un motivo o per un altro, nel settore diabetologico perché, come spesso ribadisce. “l’unione fa la forza e tutti insieme contro il diabete qualche risultato lo si porta a casa”.
27 giugno 2010: Marco Murari, atleta master italiano ma residente in Messico per la lavoro, prova la traversata Capri-Napoli. Obiettivo fallito per poco, ma centrato nel 2011 e 2012 quando nuoterà la Capri-Napoli rispettivamente in circa 9h e 30′ e in circa 8h e 40′. Obiettivo raggiunto, un atleta master in solitaria nuota la Capri-Napoli avvicinando i tempi degli agonisti e terminando la traversata con tempi che nel lontano passato avrebbero garantito la vittoria assoluta.
27 giugno 2010: Dario Oliviero, il 2010 è anche l’anno della prima traversata in windsurf. Obiettivo raggiunto in poco più di 3 ore, malgrado alcuni momenti di mancanza assoluta di vento.
5 luglio 2008: Salvatore Cimmino, nuota e termina la Capri-Napoli in 10h 22′ e 28″. Ripeterà e terminerà la traversata anche nel 2009.
A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita è costretto all’amputazione della gamba a metà del femore. All’età di 41 anni, dopo innumerevoli problemi fisiologici, sotto consiglio medico Salvatore comincia a nuotare, non era mai stato in acqua prima di allora!
Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006 compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità. Nel 2007 organizza il “GIRO d’ITALIA A NUOTO”, Nel 2008 prende parte in solitaria della “Capri – Torre Annunziata” e successivamente alla “Capri – Napoli”. Seguiranno il “GIRO d’EUROPA A NUOTO” e, più recentemente, il “GIRO del MONDO A NUOTO”, con il “solo” fine della creazione di una piattaforma di interesse in merito alle problematiche dell’invalidità civile, con particolare riferimento alle criticità che ad oggi interessano soggetti amputati.
29 agosto-3 settembre 2006: grazie alla popolarità e alla storicità della Capri-Napoli, la città di Napoli ospita la quarta edizione dei FINA open water swimming championships. La manifestazione si svolge di fronte al lungomare di Napoli e sullo sfondo un altro fantastico spettacolo: Il Vesuvio, la Penisola Sorrentina, Capri e Posillipo.
2 luglio 2005: Daniele Scarpa, il campione olimpico di Atlanta 1996, affronta e termina la traversata Capri-Napoli in 3h 05′ e 34″ con una canoa polinesiana, canoa più adatta ad affrontare il mare aperto. Il suo obiettivo, quello di far conoscere una disciplina ben più conosciuta appunto in Polinesia e alle Hawaii, partendo, però, dalle solide e vincenti tradizioni della canoa italiana.
10 luglio 2004: Casimiro Monti, affronta e termina la prima traversata Capri-Napoli in canoa. L’allora Assessore all’ambiente del Comune di Napoli lancia la propria sfida alla traversata per esaltare la tematica ambiente e per portare attenzione sul mare di Napoli.
24 agosto 2003: Imma Cerasuolo, atleta paralimpica, nuota il tratto finale della Capri-Napoli (circa 1 km). L’anno successivo vincerà medaglie olimpiche alle Paralimpiadi di Atene.